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Cervo paralizzato dalla paura: salvato

Calolziocorte (Calòls) - Un giovane cervo, incalzato dai cacciatori e dai loro cani, era rimasto paralizzato dal terrore. Il Cras di Michela Brambilla lo ha salvato con una terapia innovativa.

Quando il cervo, a cui è stato dato il nome Battista, è arrivato al Cras (Centro di recupero per animali Selvatici ) “Stella del Nord” della Lega italiana difesa animali e ambiente era in condizioni a dir poco disperate. Inseguito dai cani dei cacciatori e bersagliato dagli spari ha ceduto per lo stress, cui questi animali sono sensibilissimi, ed era rimasto completamente paralizzato.

"La sua situazione - spiega l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente Leidaa - sembrava irreversibile ma al nostro centro non ci siamo dati per vinti: il grande impegno dei volontari, unito alla competenza dei veterinari e a un innovativo sistema di fisioterapia, è riuscito a salvargli la vita prima, obiettivo già difficilmente raggiungibile, e a farlo camminare poi, qualcosa di davvero insperabile nelle sue condizioni. Per cominciare nel Cras è stato allestito un vero e proprio reparto di terapia intensiva: farmaci e liquidi sono stati somministrati con continue flebo, e per Battista è stata studiata un'alimentazione forzata fatta apposta per le sue esigenze".

"Passata la fase peggiore - prosegue - , non appena si è un po' stabilizzato è stato sottoposto a una nuova fisioterapia che il dottor Reiner Schneider, direttore sanitario del Cras nonché uno dei massimi esperti di cura degli animali selvatici d'Italia, ha mutuato da un'analoga esperienza in Sudafrica con le antilopi. Grazie a un'imbracatura in grado di sorreggere il suo peso Battista poteva stare in equilibrio, libero di muovere le zampe posteriori ma sostenuto su quelle anteriori. Per settimane e settimane l'intero centro si è concentrato sulle sue cure, con un impegno quotidiano che ha riguardato tutti: sulla carta avevamo con poche speranze, ma noi di Leidaa non ci arrendiamo mai. Dopo tre mesi di faticosi ma incessanti miglioramenti, finalmente è arrivato il momento tanto atteso, quello in cui il cervo è riuscito finalmente a reggersi sulle proprie zampe".

"Vederlo in piedi – dice la Brambilla – è stata un'emozione fortissima che ci ha più che ripagati per tutti gli sforzi fatti per curarlo. Ora dovrà seguire un percorso di riabilitazione neurologica ma, fra qualche tempo, siamo certi che potrà tornare a correre libero nel suo bosco. Tengo a ringraziare profondamente tutti i nostri volontari e la nostra équipe veterinaria: si è trattato di un caso unico in Italia che, per tale ragione, sarà oggetto di una pubblicazione scientifica che ne certificherà i protocolli di cura e la strategia riabilitativa. La sua descrizione, nei minimi dettagli, sarà disponibile a tutti i professionisti che operano negli altri Cras d'Italia e che si trovano ogni giorno ad avere a che fare con animali come Battista. Grazie a questa diffusione di conoscenze siamo certi che tantissimi animali potranno non solo essere salvati, ma rimessi sulle proprie zampe per vivere, di nuovo, una vita libera".

Battista è solo uno delle centinaia e centinaia di animali, salvati dal Cras “Stella del Nord” a meno di un anno dalla sua apertura: oltre ai cervi, caprioli, lepri, tassi, scoiattoli, volpi, cinghiali, ricci, aironi, germani e moltissimi altri animali di terra, d'acqua e del cielo, di numerose specie. "Il nostro centro - conclude Michela Brambilla - è animato da una filosofia autenticamente animalista. Il che vuol dire curare e accudire tutti gli animali, senza distinzione di specie o di “pregio” naturalistico: per scelta, noi trattiamo allo stesso modo il passero comune e il più maestoso e raro dei rapaci, il riccio trovato in giardino o il ghiro caduto dall’albero e il cervo o il camoscio".

Il video del cervo Battista: LINK

Foto: un bel primo piano del cervo salvato.

22 gennaio 2021