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Brambilla contro la macellazione dei cani nella Cina comunista

Calolziocorte (Calòls) - Dai genocidi e dallo sterminio di decine di milioni di persone, avvenuti soprattutto nell'epoca di Mao, al massacro dei cani, tra una fucilazione di umani e l'altra: Michela Vittoria Brambilla rompe il silenzio sugli orrori cinesi, almeno per quanto riguarda la ferocia sul migliore amico dell'uomo.

"Nel Terzo Millennio il festival di Yulin non può esistere". Lo ha detto, in un’intervista a Mediaset, l’on. Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e portavoce per l’Italia della World Dog Alliance, chiedendo all’Unione europea e al governo italiano di fare pressione su quello cinese perché metta fine alla strage di cani, macellati e consumati a migliaia nella città dello Guangxi (Repubblica popolare cinese) nei dieci giorni che seguono il solstizio d’estate.

"Il festival di Yulin – afferma la deputata di Forza Italia - rappresenta la massima espressione della crudeltà cui sono sottoposti gli animali allevati a scopo alimentare. Vedere migliaia di cani così brutalmente massacrati non deve lasciare indifferente nessuno. E il fatto che tutto ciò avviene in un Paese lontano dal nostro non è certo un alibi per volgere lo sguardo altrove né per dimenticarci che in altri casi, con altri animali, anche in Italia possiamo, a volte, vedere orrori simili".

"E’ incredibile - prosegue - che, nonostante l’indignazione del mondo intero, le autorità cinesi ancora permettano al festival di Yulin di andare avanti. Come presidente della Lega italiana per la difesa degli Animali e dell’Ambiente, non posso che rinnovare il nostro appello all’Unione europea e al governo italiano perché faccia pressione sul governo cinese. Il festival di Yulin non può esistere".


IL CONSUMO DI CARNE DI CANE IN CIFRE

30 MILIONI DI CANI sono uccisi e mangiati ogni anno in Asia; Il 70 per cento sono animali domestici sottratti alle famiglie. L’80 per cento dei vietnamiti e il 60 per cento dei coreani mangia carne di cane; Il 20 per cento  della popolazione cinese mangia carne di cane. TORTURARE un cane prima della “lavorazione” è un metodo consigliato per preservare le presunte proprietà "energetiche" della carne.
(Fonte: World Dog Alliance, organizzazione internazionale con base a Hong Kong che si batte in tutto il mondo contro il consumo e il commercio della carne di cane).

Nella foto: Michela Brambilla presenta una puntata della sua trasmissione tv.

23 novembre 2021